comunicare

La comunicazione ora è intesa come la trasmissione di qualcosa, un pensiero, un messaggio, un editto, un ordine eccetera. Un processo distanziato da chi vi partecipa, che non ci mette niente di suo, semplicemente trasmette, ecco, comunicare è diventato sinonimo di trasmettere. Quando ero molto giovane, ricordo che in certi ambienti che frequentavo, che avevo scelto di frequentare, spostandomi dal luogo in cui abitavo e vivevo, comunicare era tutt’altro, significava stabilire un contatto con qualcuno, incontrarlo, dirgli qualcosa in prima persona, soprattutto qualcosa che sgorgava dall’interno di una persona, parlando con un’altra persona. Ora invece la comunicazione avviene sempre più asetticamente, senza coinvolgimento personale: si passa la parola, che arriva da chissà dove, una parola che non ci appartiene – e ce ne liberiamo subito, trasmettendola –, perché non è sgorgata da noi, in un certo momento, trovandosi a parlare con qualcuno in grado di ascoltarci. In quei fortunati casi invece, il flusso è talmente favorito da questa situazione, da non interrompersi mai per molto tempo, anche ore, durante il quale due persone comunicano, ovvero creano insieme un sistema effimero e transeunte che a malapena potrebbe essere trascritto, semplificandolo e quindi impoverendolo, assolutamente mai preparato.
Ora pare che le fonti siano prosciugate, non sgorga più acqua, non zampilla improvvisa nella conversazione, soprattutto ora, quando è diventato arduo stare insieme tranquillamente, senza sottostare ad obblighi sine qua non, che irrigidiscono le situazioni, le cristallizzano, soffocando la nostra voce e il nostro pensare, il pensare creativo che alla parola detta è strettamente connesso, stabilendosi fra i due termini un rapporto osmotico (v. Kleist, Sulla graduale produzione dei pensieri durante il discorso).

[scritto il 12 giugno 2020]

Steve Roden: un anno di cieli / a year of skies

Numero 7 di la nostra musica, stampato su carta Nautilus Superwhite (90 gr.) nel mese di ottobre 2023 in 30 copie (+ tre) numerate a mano, consta di 20 pagine compresa la copertina, nel formato (chiuso) cm 13 x 19. Vi sono incluse anche due immagini fuori testo a colori.
Il libro contiene le note per la prima mostra personale di Steve Roden per e/static, a year of skies, del 2002, scritte dallo stesso per presentare la mostra. Sono cinque testi, tutti tradotti in italiano, ognuno relativo a un’opera allestita nello spazio espositivo di via Parma 31 in quell’occasione.

the first time i visited the gallery i wanted to make a work for the beautiful skylights and the moving clouds and changing light. […] it is my hope that the sound, as well as the platform/ listening space will take the viewer outside of the gallery space to both the sky and possibly a space more internal.

immagine scattata da Sari Roden a Torino, in via Parma 31, il 18 giugno 2001

chi volesse avere una copia di questo libro scriva all’indirizzo presente in Contatti

In the wood (2^ edizione)

Il libro consta di 52 pagine (compresa la copertina) e misura cm 20 x 20.7; stampato, nel mese di aprile 2023, su carta ‘soporset’ (liscia) gr. 90, copertina in cartoncino grigio, comprende 9 illustrazioni a colori alternate ad altrettanti testi. Versione in lingua inglese di Nel bosco (v. qui); traduzioni di Magica Fossati.
Nuova edizione, in un diverso formato, dopo la prima del 2008 (v. qui), è stata stampata in 12 copie (+ due).

Nel bosco (2^ edizione)

Il libro consta di 52 pagine (compresa la copertina) e misura cm 20 x 20.7; stampato nele mese di aprile 2023 su carta soporset (liscia) gr. 90, copertina in cartoncino grigio, comprende 9 illustrazioni a colori alternate ad altrettanti testi.
Questa nuova edizione, in un formato diverso, dopo la prima del 2008 (v. qui), è stata stampata in 12 copie (+ due).

Dominique Petitgand: I pezzi mancanti

Numero 6 di la nostra musica, stampato su carta usomano avoriata nel mese di gennaio 2023 in 30 copie (+ tre) numerate a mano, consta di 20 pagine compresa la copertina, nel formato (chiuso) cm 13 x 19. Vi è inoltre inclusa un’immagine fuori testo in b/n.
Il libro contiene sette testi scritti da Dominique Petitgand fra il 2005 e il 2006. Stampati su altrettanti fogli A4, che furono affissi su una parete, essi vennero presentati nella sua mostra personale Con voci e senza, allestita fra maggio e luglio 2006 nello spazio espositivo di e/static, in via Parma 31 a Torino.

da Con voci e senza, 2006

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