Lo sguardo fuori, fuori dall’inquadratura, quando qualcuno che vi si trova non guarda verso di noi ma altrove, il suo sguardo elude il nostro, che invece siamo concentrati, il nostro sguardo si concentra sull’inquadratura, come se tutto il mondo fosse lì, e nient’altro accadesse al di fuori. Quando qualcuno rappresentato in una inquadratura, fotografica o video o cinematografica, rivolge lo sguardo verso l’esterno – oppure ci volge le spalle – è come se uscisse dall’inquadratura, o si apprestasse a farlo, o comunque pensasse a qualcos’altro, qualcosa che sta appunto al di fuori, e sfugge alla possibilità di essere visto, da noi che stiamo guardando quell’inquadratura. Quello sguardo, quel pensiero, quell’intenzione appena dissimulata, mentre sono tutti rivolti verso qualcosa che sta fuori, esprimono un desiderio di libertà, di raggiungerla, o recuperarla – quando si è perduta.
(scritto nel mese di aprile 2021)