Questo computer qui sul tavolo non è uno strumento; gli manca una caratteristica fondamentale rispetto a quello che nel XII secolo venne scoperto come strumento: la “distalità” fra l’utente e l’oggetto usato come attrezzo. Un martello, posso prenderlo o lasciarlo, questo non mi rende parte del martello. Il martello rimane lo strumento di una persona; ma il sistema no. In un sistema l’utente, il manager, diventa – logicamente, secondo la logica del sistema – parte del sistema stesso. Come mi disse Heinz Von Forster, la prima volta che cominciammo a parlare di queste cose, trent’anni fa, un uomo che porta a passeggio un cane è un sistema uomo-cane – un cyborg, si direbbe oggi.
Da I fiumi a nord del futuro. Testamento di Ivan Illich, raccolto da David Cayley.
(traduzione di Milka Ventura Avanzinelli)