un viaggio verso l’ignoto

Ciò che è soprattutto bello, in un film, ciò di cui vado in cerca, essenzialmente, è un viaggio verso l’ignoto. Il pubblico deve rendersi conto che io vado verso l’ignoto, senza sapere prima quel che accadrà. Non lo so perché, fondamentalmente, non conosco i miei performer – nonostante li abbia scelti con la maggior previdenza possibile. È meraviglioso scoprire qualcuno a poco a poco mentre procedi attraverso un film, piuttosto che sapere in anticipo cosa quella persona sarà… Ciò che, alla fine, non sarebbe altro che la falsa personalità dell’attore. Un film necessita di questa sensazione di aver scoperto una persona: una profonda scoperta. In ogni caso, tutto ciò con cui dobbiamo lavorare è la natura di una persona. E non di un attore. Si deve tornare alla natura. Bisogna osservare intensamente, trovare modi per osservare più intensamente.

Voglio comunicare in un modo tangibile come le strade che percorriamo in vita non sempre conducono a una destinazione. Intendo dire quella prevista / che si riteneva tale.

Robert Bresson, da “Bresson on Bresson. Interviews 1943-1983”