Che differenza c’è fra andare in un museo o in una galleria d’arte e allo zoo? Vero, gli animale sono vivi, ma essendo imprigionati è come se fossero morti. E le opere d’arte sarebbero vive se inserite in un contesto affatto diverso, eterogeneo e libero da vincoli e costrizioni. Ma lì dentro appassiscono come piante d’appartamento tenute al buio. Entrambi, animali e opere d’arte, non si possono toccare, sia pure per motivi diversi.
Si va in musei e gallerie, oppure allo zoo, pensando di accedere a qualcosa di spirituale (nel primo caso) o di vitale (nel secondo). Perché tutte e due le dimensioni ci sono precluse nella vita di tutti i giorni, che è tutto meno che spirituale o vitale – nel senso della vita pulsante e incontrollabile. Quindi tutti nei musei e nelle gallerie, o negli zoo, dove fingere di avere esperienze reali, interagendo con presenze reali, o con espressioni spirituali genuine.
(testo scritto il 21 marzo di quest’anno, di cui mi ero dimenticato; riletto e modificato oggi)