I distruttori di nidi di rondini

Opere edilizie antisismiche [sic], poco meno che dissennate, e costosissime, che creano disagio a una comunità, senza alcun beneficio apparente (tutto molto teorico e inconsistente).

Le rondini, affaccendate per giorni, forse settimane, dalla mattina alla sera, senza mai potersi fermare, per portare il nutrimento ai loro piccoli nei nidi sotto le grondaie della scuola oggetto dei lavori.

Viene il giorno in cui gli operai intervengono proprio lì, distruggendo i nidi o quantomeno ignorandoli, mentre i loro gesti duri e rumorosi arrivano spietati, e così niente più nutrimento per un giorno o due. Le rondini sembrano sparite, smessi i loro voli frenetici avanti e indietro ai e dai nidi, ammutolite: chissà dove sono ora.

Poi, nei giorni del fine settimana, durante la pausa settimanale dei lavori, le si rivede, ma c’è qualcosa di diverso nei loro voli: non si soffermano più per quei pochi secondi librandosi presso i nidi, per distribuire il cibo ai piccoli (ormai già grandicelli, sulla via di diventare adulti, e volare). Si librano bensì ancora ma per un attimo, perché non ci sono più i nidi, evidentemente, oppure… Dopo, un po’ ovunque all’intorno, piccole carcasse già decomposte (ha piovuto, e poi le formiche sono inesorabili), tutte le piccole rondini che non sapevano ancora volare, ed erano anche deboli per il mancato nutrimento.

Ma i lavoratori, che forza! Otto ore sempre lavorando, in situazioni spesso rischiose, affrontando continuamente problemi, con coraggio e determinazione. È difficile non ammirarli, per la loro forza e la loro destrezza, e l’abilità nel risolvere problemi sempre nuovi, questi distruttori di nidi di rondini.

(scritto il 27 luglio 2025)